In viaggio con il
Lupo
"Il lupo apparirà davanti a te. Prendilo
come tuo fratello,
perché il lupo conosce l’ordine delle foreste.
Egli ti condurrà per via piana verso il paradiso…".
È un canto funebre rumeno, recitato ancora nei
primi del ‘900.
La visione del Lupo come psicopompo, cioè guida
verso l’aldilà, è antica quanto le origini
dell’uomo; lo testimoniano anche i ritrovamenti di urne
cinerarie a foggia cinocefala, attribuite alla culture indo-europee.
Una visione molto diversa da come oggi la nostra cultura considera
il Lupo: come siamo giunti ad un tale cambiamento e cosa ha indotto
l’uomo a considerare l’Animale da compagno a minaccia
da sterminare? I più recenti studi etologici ci consegnano
l’immagine di un essere mite, monogamo, sollecito con la
prole, dotato di comportamenti sociali e non aggressivo nei confronti
dell’uomo. Una creatura, tutto sommato, piuttosto diversa
dall’immagine leggendaria di malvagio e sanguinario predatore
che l’uomo gli ha cucito addosso nei secoli.
Piuttosto è facile distinguere delle assonanze tra Lupi
ed umani tanto che si perde nella notte dei tempi l’usanza
di tenere come compagno, sorvegliante di greggi o compagno di
caccia, il Lupo nella sua più diffusa “trasformazione”
- “il Cane”.
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