Problematiche Lupi perché!
Ultimamente si sta facendo un gran baccano
per le ipotetiche razzie del Selvatico in danno degli Animali
da macello. I proprietari del bestiame logicamente vedono, in
seguito a queste razzie, andare in fumo molti dei loro guadagni
prodotti dalla normale macellazione della carne degli Animali
destinati all'alimentazione dell'uomo. Da più di un anno
gli allevatori stanno cercando di mettere in atto una protesta
che coinvolga tutte le persone, per interessare chi di dovere,
affinché prenda una decisione per risolvere in maniera
definitiva il problema attentati! ... Pur essendo stati stanziati
dei sussidi per coloro che rimangono offesi in qualche modo
dalle perdite del bestiame, sembra non essere sufficiente per
colmare le di loro aspettative(dei richiedenti). C'è
chi urla "morte al Lupo"
e di contro chi risponde "w il Lupo".
Purtroppo c'è anche chi esulta osannando i primi ...
E allora mi faccio alcune domande: Perché? Perché
si vuole la morte del Lupo? Perché insieme al sussidio
statale non si prendono anche delle precauzioni? Molto spesso
è lo stesso bestiame ad auto-procurarsi delle ferite
mortali, spaventato dall'entrata oppure anche solo della vicinanza
del Lupo nel recinto, del Lupo o dell'ibrido di Lupo o del Cane
(Cane che, a prescindere da tutto, non fa parte del Clan del
pastore); nel tentativo di scappare da quel luogo contaminato,
le povere bestie si feriscono, e tanto pure, e ferendosi, ancor
più danno alle persone la possibilità di fantasticare
su possibili attacchi, alimentando, in aggiunta, le discordie
fra i "pensatori delle due fazioni".
Ci sarebbe da stabilire prima di tutto se sono
realmente i Lupi ad avvicinarsi agli insediamenti o se sono
i Lupi-Cane o i Cani-Lupo o veri e propri Cani.
Esiste una grande differenza di comportamento
fra i ‘’quattro’’ indicati:
1- prima fra tutte la diffidenza
verso l’uomo. Credo fermamente che per quanto un Lupo
possa essere caduto in disgrazia, non abbia poi così
tanto interesse ad avvicinarsi a chi gli ha dichiarato guerra
‘’anni e anni fa’’; semmai questo dovesse
accadere, sicuramente ‘’la pappa’’ fornita
dall’uomo, è veramente servita su un piatto d’argento!
… mi viene da pensare ai primi contatti con l’uomo,
quando l’uomo era cacciatore come il Lupo, e il Solitario,
che non riusciva a trovare cibo, iniziò ad avvicinarsi
agli accampamenti umani ‘’la storia nella storia’’
…
2- oppure, l’uomo è
talmente all’interno del territorio del Lupo che, oserei
dire, si tratta di una invasione vera e propria.
Ragionando sui fatti che ormai molti quotidiani
riportano, per non parlare poi delle pagine di facebook, sembra
che ci sia, nel Mondo del Selvatico, un sovrannumero di Ungulati,
tanto che è stata chiesta l’autorizzazione, sempre
da questi particolari uomini,di imbracciare, oltre il periodo
consentito, il fucile,e decimarne la popolazione del Selvatico.
Se questo fosse vero, allora perché le stesse persone
lamentano una presenza maggiorata di Lupi?...viene da sé
che se il loro cibo è presente all’esterno dei
paesi e delle città, i Lupi non hanno nessun interesse
ad entrare in queste ultime per procacciarsi dei viveri; è
assurdo rischiare la vita avvicinandosi all’uomo; il Lupo
lo sa quanto egli lo odi! Beh si forse non sa proprio che lo
odia perché non conosce questo vile sentimento, però
sa che gli è ostile oltre ogni limite.
Il Lupo ibridato con il Cane, già ha
qualche stimolo in più dettato dalla convivenza di secoli
con il nemico.
Per il Cane, non c’è neanche bisogno
di parlarne!
Mi viene da pensare che il bestiame
e l’insediamento umano, abbiano sconfinato e che il mondo
umano stia invadendo a passi da gigante il Mondo del Selvatico,
per cui, il bestiame inizia a far parte della carne
presente nel supermercato del Bosco.Tutto ciò che è
domestico, è nell’elenco delle prede facili, soprattutto
se non difeso da apposito confine o da altri Animali che stan
lì a fargli da guardiani (uomini o Cani).
Vuoi mettere quanto è più semplice catturare una
Pecorella rinchiusa in un ambito (di facile entrata per un saltatore
dall’agilità di un Lupo), piuttosto che inseguire
un Cervo in territorio aperto?!
Basterebbe creare una rete divisoria fra il Selvatico e il Domestico
e tutto si risolverebbe.
Molte persone danneggiate, asseriscono di avere recinti a norma.
Ah! Mi viene da ridere! E chi la fa norma? Un conoscitore di
Lupi? No, un tecnico cittadino che viene da studi sulla carta.
Nota: vivo in campagna
da più di vent’anni. Trapiantata dalla città,
non ne sapevo un’H di come si dovessero fare recinzioni
a prova di sconfinamento e così chiesi ai locali e al
personale tecnico. Di erigere muri non se parlava proprio, a
parte il costo, hai bisogno di tante di quelle autorizzazioni
che ti passa la voglia solo ad elencarle. I locali non recintano
perché la rete ‘’fa spini’’ –
traduco: le rete di protezione impedisce la pulizia del terreno
sotto e immediatamente accanto ad essa, per cui loro la bocciano
a priori, semmai dovesse arrivare la Volpe ‘’je
spari!’’ e se arrivano i Cani, pure…! Ops!
C’è qualcosa che non va nelle loro teste o sono
io che vivo in un emisfero parallelo?! … chiacchiere a
parte, tirammo su la rete a norma, con scasso alla base, cemento,
tiranti e tutto il resto. Comprammo le Gallinelle per avere
le uova, il Gallo e le Oche del Campidoglio.
… la faccio breve … l’allegra
Famigliola non ebbe lunga vita ...
I Cani di proprietà che vengono
lasciati liberi (tanto siamo in campagna, tutto è permesso,
non ci sono strade trafficate, i Cani sono tutti buoni, e poi
se anche non lo fossero, basta che gli tiri una sassata che
quelli scappano - orrenda prospettiva!), i Cani dei cacciatori
(che da queste parte hanno – i cacciatori – voce
in capitolo su tutto, tanto che nonostante ci siano case, sulla
collina dove è sita la nostra, da ormai 50 anni, ne hanno
fatto zona venatoria … praticamente siamo costantemente
sotto scacco delle fucilate che arrivano da tutte le parti!!!
…sorvolo sul fatto …),e le Volpi, non esistono recinzioni
a norma che tengano.
Elaborando una giusta modalità di sicurezza, studiata
sulle abitudini dei Cane e delle Volpi, sono ormai moltissimi
anni che non abbiamo più problemi, e infatti siamo già
al terzo Branco di Oche del Campidoglio, che vivono la loro
vita in tranquillità e ‘’a Dio piacendo’’,
ci salutano all’età di 8 – 10 anni.
Tornando al Lupo e alle razzie, vorrei sapere
perché gli allevatori non creano una banda protettiva
che sia realmente efficace, e non un’accozzaglia di reti
che permette al Cacciatore di entrare e alla Preda di rimanere
dentro a morire!
Ricordo un fatto di molti anni fa:
Enrico e il pastore: alcuni anni fa, un caro amico,
mi raccontò una sua esperienza – ero in campagna
con un pastore, governava una ventina di Pecore; mentre rientravamo,
vidi che una era rimasta indietro; era vecchia e a fatica teneva
il passo. Chiesi al pastore perché non l’aspettavamo
e perché non andare ad aiutarla… mi rispose: lei
è per i Lupi!
Triste il pensiero, ma non nel rispetto della dura legge di
Natura. Quel pastore non subì mai un attacco al suo Gregge.
E … se il razziatore non fosse il Lupo
ma un Lupo-Cane o un Cane-Lupo o un Cane, allora la pelle bisognerebbe
farla ai rispettivi proprietari dei Cani che gironzolano liberi
pur essendo di proprietà, e ai proprietari dei Cani-Lupo
che ormai fanno parte del gota delle razze di moda e degli sciocchi
che vogliono solo essere ammirati con il Lupo buono al guinzaglio
(soggetti questi particolari Cani, che non sono di facile gestione,
soprattutto se si pensa a loro come Cani normali e se non si
sono bene apprese le Leggi del Branco e l’importanza della
Famiglia, se non si conosce, insomma, il ‘’sociale’’
di questi Animali). Molti Cani normali, appartenenti a razze
particolari, e molti Cani-Lupo, vengono abbandonati o scappano
di loro; pur esistendo una legge che dal 2009 ritiene responsabile,
civilmente e penalmente il proprietario del Cane, non viene
quasi mai fatta rispettare; se questa venisse applicata sempre
sono sicura che le dispersioni dei Cani sarebbero minori, sia
perché i proprietari, dovendo pagare per le eventuali
malefatte del loro Cane, ci starebbero più attenti, e
sia perché, se pagassero soldoni sonanti e qualcosuccia
sporcasse la loro fedina penale, forse di fare i fichi in giro,
non gli verrebbe in mente di farlo, non prenderebbero che una
femmina di Breton o di Golden, e forse tanti Lupi-Cane non esisterebbero
e si limiterebbe il ‘’NEO’’ del ‘’RANDAGISMO’’,
consentendo ai canili di chiudere i battenti!
Interessante leggere l’articolo "PSEUDO ANIMALISMO:
IL BUSINESS DELLA SOFFERENZA" sul quotidiano on-line -
New Tuscia!
In conclusione riporto i
link degli articoli che stanno spopolando e che stanno aggiungendo
astio nei ragionamenti degli allevatori che non vogliono sentir
ragione sul Lupo.
In questi articoli, si parla o forse si straparla, di fatti
reali riportati nella piena ‘’verità’’?
o sono l’artificio/artefatto, dell’immaginazione
che parte anche da una base, ma che poi sfocia in quella dialettica
di cui la razza umana è maestra?
Mi domando anche perché, in questi articoli viene riportata
la fotografia di un TimberWolf che oltre a non essere una sottospecie
che vive in Italia, mostra i denti in pieno atteggiamento ostile
e provocatorio per chi vede e legge‘’Favola di Cappuccetto
Rosso sempre in agguato’’– ricordo questa
foto, che è nella sequenza di un dialogo fra Lupi, ed
è un’espressione che non ho mai trovato nella dialettica
fra Lupo e uomo, che di norma è: Animale fermo in fase
studio, ben lontano dalla sua espressività l’idea
di avvicinarsi, oppure la postura assunta è di orecchie
erette e in movimento, corpo appena inarcato, pronto per spiccare
un salto nell’esatta direzione OPPOSTA a quella dell’uomo.
Se i fatti si svolgono in Italia, perché mettere una
tale immagine?
Dove sono le immagini dei nostri Lupi dentro ai recinti, o degli
altri ipotetici Animali?
La mia risposta è: non esistono immagini,
non esiste coscienza e conoscenza, non esiste materiale di una
sottospecie come quella che abita la nostra penisola, che possa
essere così rappresentativa dell’immaginario contorto
della mente umana.
Non dico che gli allevatori non debbano aver paura, ammiro il
loro modo di vivere in pieno sacrificio, ma …
Se non voglio che casa mia sia un porto
di mare, chiudo la porta.
Se non voglio farmi rubare la coperta che tanto amo, la metto
in casa e non la lascio fuori della porta, anche se ho un giardino
di proprietà cinto da una rete fatiscente o a norma (che
poi è la stessa cosa)
Se voglio che non mi rubino le Oche, le chiudo in un cortile
sicuro, a prova di entrata.
Non mi crogiolo nell’ipotesi che,
tanto se arriva la Volpe il comune mi rimborsa le perdite (che
poi non è neanche vero da noi).
E per ultimissima annotazione: diciotto
anni fa circa, ci fu un temporale pazzesco, per la fuoriuscita
della acque del Torrente del Farfa, subimmo danni per venti
milioni di lire; era scritto per legge che dovevamo essere rimborsati
perché il problema era nato per un guasto alla chiusa.
Noi non vedemmo una lira, ma non andammo a cercare il sindaco
per fargli la pelle!
Noi eravamo nel giusto! abbiamo anche chiesto di costruire a
nostre spese un argine ma ci è stato negato …
Perché se i danni sono alla proprietà di un singolo
non si ha diritto a niente? … potere della massa contro
una nullità?
Gli allevatori creassero una banda protettiva, portassero le
Greggi dentro le mura di notte e di giorno stessero con gli
occhi aperti quando le fanno pascolare. Il Lupo difficilmente
attacca di giorno se non in campo protetto dalla Natura stessa,
lontano quindi dagli occhi degli uomini.
E che i Cani, poveri Animali anche loro, siano salvaguardati
dalla legge, legge che deve duramente punire tutti i proprietari;
legge che deve fare cultura su tutto: educazione crescita proliferazione
– RISPETTO!
È possibile che gli allevatori si crogiolino
nel rimborso? Cosa fanno dei soldi del rimborso? Costruiscono
protezioni di sicurezza, ci ricomprano il bestiame o si mettono
i soldi in tasca? … Non lo so!
È possibile che il randagismo sia un
business? Non lo so! … elemento su cui pensare ...Leggetevi
l’articolo su New Tuscia!
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