vivo in un tempo che non è il mio tempo, vivo in un mondo che non è il mio mondo, non appartengo all'immagine che mi specchia... la mia anima urla il canto disperato alla luna, sono alla ricerca del branco che si riflette nel mio cuore... salverò i miei fratelli dalla stupidità dell'uomo anche se questo dovesse costarmi la vita...

vagherò come un'ombra silenziosa, mimetizzata nella natura che mi protegge, e sarà il mio respiro a chiamare il popolo a raccolta, sarà la paura del nostro nome a tenere lontane le furie e sarà la loro stupidità a sconfiggere il mondo a cui appartengono...

è esistita un'era in cui la mia gente, ogni mattina al sorgere della grande dama, respirava libera la brezza che si sprigionava dai manti vellutati dei prati color smeraldo e si inerpicava fino alla cima più alta dei monti... godeva della freschezza delle acque dei ruscelli e si nutriva del cibo che la Madre stessa, con l'aiuto delle sue sorelle stelle, procacciava... l'armonia del vento ci portava le voci lontane, voci e canti di chi come noi era parte del cerchio che unisce tutti i branchi della Terra di Weaf...

è esistita un'era in cui il mio popolo viveva in pace, fiero di presentarsi al cospetto della Luce... quella Luce che ora non è che il ricordo di un simbolo dorato offuscato dalla nebbia delle furie...

a te signora della notte, splendida dama bianca, amica e compagna, affido il compito di guidare colui che arde del fuoco del nostro popolo, guidalo a me affinché io possa completare la sua anima...

...Le pagine del libro si susseguono una dopo l’altra, le parole le scivolano sulle labbra, i disegni le si imprimono nella mente e piano prendono corpo, si animano… Fay per un attimo lascia che le vicende si impadroniscano delle sue sensazioni, poi si desta, sgranando gli occhi, quasi a volersi dimenticare di un sogno che non vuole continuare a vivere, cerca una risposta nella stanchezza.
Non riesce però, a staccare lo sguardo dal libro, fissa le pagine aperte davanti a lei, e la sua attenzione viene catturata dall’immagine stampata e dalla frase di G.Weeden, scritta sotto:

“Il mondo ha bisogno del sentimento,
di orizzonti inesplorati, dei misteri degli spazi selvaggi.
Ha bisogno di un luogo dove i Lupi
compaiono al margine del bosco, non appena cala la sera,
perché un ambiente capace di produrre un Lupo
è un ambiente sano, forte, perfetto.”

... il salto richiede quel coraggio che lui possiede. E' la sua capacità istintiva che gli favorisce di agire in quel modo.
Un’azione senza coscienza dell’azione generata dallo Spirito Emozionale che gli permette, fiutando un aroma particolare, captando un suono non comune, vedendo una sagoma inconsueta o vivendo una inconsueta situazione, di reagire sfruttando le sensazioni istintive - emozionali.


...Spegni la ragione e salta con lui!